BARI

Basilica cattedrale metropolitana di San Sabino, anche detta Santa Maria Assunta. Nell'abside sinistra della chiesa sopravvivono alcuni brani di affreschi in palinsesto, databili tra il XIII e il XIV secolo, miracolosamente scampati ai rifacimenti e al bombardamento del 1943, dopo il quale la Cattedrale è stata sottoposta ai interventi di ricostruzione e integrazione delle parti mancanti.

Si localizzano alcuni graffiti, realizzati a sgraffio da varie mani, all'estrema sinistra dell'affresco, nella parte inferiore della pellicola pittorica più antica, che raffigura un velarium bianco reso volumetricamente da drappeggi giallo ocra e decorato da simboli cruciformi rosso mattone e fasce alternate rosso mattone e nere. Tra questi segnai, nella parte più alta si contano due crocette latine, 4 pentalfa, di cui uno molto consunto, e alcuni cerchi incisi sia a compasso che a mano libera, oltre a una serie di conteggi a tacche, verticali e orizzontali. Il graffito più basso, rappresenta invece un piccolo alquerque di 4-5 cm di lato, inclinato di circa 2 gradi a destra e realizzato con un tratto flebile, che ha cercato di rispettare tutte le componenti geometriche del noto schema, la cui direzione è stata forse influenzata dalla giacitura delle linee pittoriche esistenti. Non si accerta uno schema preparatorio, ma si notano due coppelle più marcate all'incrocio del tris centrale e su quello inferiore destro. Lo sgraffio è avvenuto mentre l'estensore era comodamente in piedi di fronte all'affresco, infatti l'alquerque è collocato a circa 1,40-1,50 m dalla quota del pavimento. Relativamente alla datazione, possiamo prendere come terminus post quem la prima stesura pittorica del XIII secolo.

 

  • Segnalazione, redazione scheda e foto: arch. Sabrina Centonze (31/01/2022), che ringraziamo vivamente
  • Scheda inserita il 05/02/2022 da M. Uberti
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