Brusino Arsizio (Lugano, Canton Ticino)
Luganese – Sotto al portico lungolago. Coordinate: 716.256/087.378 - Altitudine: 276 metri
Questa tavola si trova Nel nucleo di Brusino Arsizio su un muretto di un’antica casa sotto un passaggio a portico sul lungo lago. Trovandosi su un muretto adatto a sedersi in un nucleo di antichi pescatori potrebbe trattarsi di una tavola per giocare durante il riposo dal lavoro. Ad una nostra osservazione, in base alla foto mandataci, si evince che i segmenti mediani verticali si prolungano nello spazio interno, ma questo non avviene per le mediane orizzontali (non si può pertanto parlare di modello "a croce piena"). Il blocco inoltre mostra una generosa quantità di malta attorno, segno che probabilmente non si trovasse lì ma vi fu collocato in un secondo momento in sostituzione di un blocco non più funzionale.La TC è ben eseguita e mostra solchi discretamente profondi.

Il Lago Ceresio si distende lungo il confine meridionale del Canton Ticino, avvolgendo il Monte San Giorgio con le sue acque placide. Qui, dove la terra incontra l’acqua e le frontiere tra Svizzera e Italia si intrecciano, la storia si è modellata sulle esigenze del tempo. Un tempo, i pescatori lanciavano le loro reti nelle profondità del lago, mentre i boscaioli strappavano spazio alla foresta. In questo paesaggio, tra natura e tradizione, sorge Brusino Arsizio, un angolo del distretto di Lugano dove il sole illumina dolcemente le Prealpi, regalando scenari di rara bellezza.

Le origini di Brusino Arsizio rimangono avvolte nel mistero. Sebbene i primi insediamenti umani risalgano probabilmente all'epoca romana, non vi sono prove definitive a confermarlo. Tuttavia, nel 1970, il ritrovamento di alcuni reperti archeologici all'interno di una tomba profanata ha acceso l'interesse degli studiosi, suggerendo la presenza di una comunità già in tempi antichi. L'etimologia del nome Brusino Arsizio ha incuriosito molti storici e linguisti. Secondo Stefano Franscini, il toponimo deriverebbe dal termine celtico Brux-Arx, che significa “Torre dei rovi”, evocando un’antica fortificazione immersa nella vegetazione. In passato, il villaggio era noto come Castello di Brugino o Brusin Castelletto, un nome che, come rappresentato nello stemma comunale, richiama l'immagine di una torre in fiamme. Questa interpretazione si collega alla tesi del linguista Carlo Salvioni, che nelle sue ricerche di toponomastica accosta Brusino Arsizio a Busto Arsizio, evidenziando il legame tra i termini Arsizio e Brusino con i concetti di ardere e bruciare. È possibile, quindi, che il nome stesso del villaggio sia un’antica testimonianza di incendi o distruzioni che lo hanno segnato nel tempo. Se le origini più remote restano incerte, è sicuro che Brusino Arsizio fosse abitato in epoca medievale. La prima menzione documentata del villaggio risale al 1167, in un atto conservato nell’Archivio di Stato di Milano. Nel corso dei secoli, importanti istituzioni e famiglie nobiliari si interessarono a questo territorio. Già nell’VIII secolo, i Totone di Campione possedevano terreni nella zona, mentre nel XIII secolo il monastero di Sant'Ambrogio di Milano aveva proprietà a Brusino.

Un elemento di grande rilievo storico è la presenza di una torre fortificata, che fungeva da punto strategico e di difesa. Questa struttura era collegata alle fortificazioni di Campione, a cui Brusino era legato come terra vicanale. Con il passare del tempo, il villaggio cercò maggiore autonomia, ottenendola ufficialmente nel 1508, quando il vescovo di Como concesse la possibilità di istituire una parrocchia indipendente da quella di Riva San Vitale. L’indipendenza religiosa di Brusino fu ulteriormente consolidata nel 1569, quando Papa Pio V autorizzò la fondazione della Confraternita del Santissimo Sacramento, rafforzando così il ruolo della comunità nel tessuto religioso della regione. Rispetto agli altri comuni del Mendrisiotto, la storia di Brusino Arsizio – per ovvie ragioni geografiche – è meno legata alle vicissitudini del distretto e più orientata verso il lago. Luogo di transito obbligato per chi viaggiava sul Ceresio, Brusino ha sempre interagito maggiormente con Morcote, Campione e Lugano, mentre i contatti con gli altri villaggi momo’ – ad eccezione dei limitrofi Meride e Riva San Vitale – non sono mai stati molto intensi. Il lago ha sempre rappresentato la principale risorsa del comune: dalla pesca alle attività quotidiane (come, ad esempio, il bucato o l’acqua per il bestiame), passando per il trasporto di persone (il primo scalo di battello a vapore risale al 1908) e merci, la vita dei Brusinesi è da sempre legata a doppio filo al Ceresio. Anche il commercio di legname – altra importante forma di sostentamento della comunità – ha risentito di questa vicinanza: in passato, infatti, i carichi di legna venivano calcolati in “barcate” o “navade”.
- Segnalazione, foto e scheda di Luca Bettosini (mandataci in agosto 2025), che ringraziamo vivamente!
- Scheda inserita da M. Uberti il 30/10/2025

 
			