CASTRO DEI VOLSCI (FR)

SCHEDA N. 4. Via Porta della Valle e via Porta di Ferro (6 TC sicure + altre troppo consunte e impossibili da misurare)

Entrambe le vie annoverano qualche interessante esemplare di Triplice Cinta. Si tratta di due importanti direttrici del centro storico, che collegano il paese con l'esterno, da due diversi punti cardinali. Porta della Valle è l'accesso principale al borgo, un tempo costituita da una scalinata con pavimentazione tipica di tutto il paese di Castro dei Volsci. Soltanto nel 1960 furono rimossi i gradini in modo da rendere la strada carrozzabile. Come già accennato nelle altre schede relative a questo borgo, il nucelo primitivo sorse nei pressi della chiesa benedettina di San Nicola intorno al VI secolo d.C. e, in seguito al fenomeno dell'incastellamento e necessità difensive, l'abitato si spostò in posizione sopralevata,  intorno alla circolare Via Civita (nel punto più alto sorge oggi la chiesa di S. Oliva e un tempo la Rocca di S. Pietro).

Successivamente, tra il 1200 e il 1300, il borgo ingrandendosi richiese una nuova cinta muraria alla quale si accedeva da tre porte: Porta della Valle, Porta di Ferro e Porta dell'Ulivo. Porta della Civita era più interna, dando accesso alla primitiva cerchia muraria. Porta dell'Ulivo portava (attraverso uliveti e terreni) verso Pastena; Porta di Ferro o Porta Santo Stefano conduceva ai poderi localizzati verso Vallecorsa tramite un'altra strada che si snodava sulle pendici del colle; Porta della Valle (anticamente identificata con Porta della Fontana per la presenza di una fontana dedicata a S. Andrea, unica fonte di approvvigionamento idrico e unico lavatoio, attorno al quale si socializzava ma curiosamente qui non abbiamo trovato Triplici Cinte o filetti che dir si voglia) è sempre stata la più importante e collegava il paese con i centri territoriali della valle. Le Porte svolsero una funzione di difesa fino a tutto il XIX secolo per contrastare il brigantaggio dilagante (venivano aperte la mattina e chiuse la sera). Attualmente Porta della Valle costituisce l'unico accesso carrabile al nucleo più antico del borgo 8via IV Novembre). Sul lato sinistro è ben visibile il Torrione appartenente alla seconda cinta muraria.

Ma le nostre Triplici Cinte dove si trovano? si saranno chiesti i nostri lettori. Come per le altre vie del paese, bisogna avere buona lena per camminare e vista allenata per individuare gli esemplari, che sono spesso consunti e quindi labili, eccetto rari casi. Lungo via Porta di Ferro, al civico n. 19 (in blu è scritto n. 23 e in rosso 19), sulla soglia di un'abitazione si trova un consunto filetto tracciato con una tecnica detta "a martellina" (ottenuta per picchiettatura continua).

La Triplice Cinta misura 25 x 20 cm ed è provvista di diagonali

Accanto alla precedente, a destra, vi è forse una seconda TC, praticamente indistinguibile se non per qualche traccia

Di fronte al precedente, si trova una soglia su cui è incisa un'altra TC che ha la caratteristica di avere una profonda coppella al centro. Il resto dello schema è visibile ma consunto; misure 17 x 17 cm.

Nei pressi del civico n.17 si incontra un blocco calcareo all'esterno di abitazioni. Sulla faccia che risulta attualmente in verticale è incisa, con solchi profondi, una TC con foro centrale;

Le misure sono 30 x 29 cm

Un'altra TC è incisa su una delle lastre del muretto che si trova a pochi passi dal masso precedente.

Lungo via Porta della Valle abbiamo trovato un bell'esemplare sul primo gradino della soglia del caseggiato al civico 36; la TC misura 26 x 22 cm, è nel modello con diagonali e foro centrale:

Sulla superficie di un blocco litico che ricopre un muretto pertinente il civico n. 28 è situata un'altra TC, molto consunta (forse nel modello classico), che misura 29 x 27 cm:

Un altro paio di esemplari, alquanto dubbi o semplicemente ormai troppo usurati, si trovano scendendo dalla direttrice, impossibili da misurare:

  • Rilievi e foto di Marisa Uberti e Angelo Marchetti (16/08/2021)
  • Gli esemplari sono stati a suo tempo segnalati da G. Pavat e G. Coluzzi; sui cartelli turistici dislocati in vari distretti del borgo si trova ripetutamente menzione della presenza di alcune Triplici Cinte (ma chiaramente non di tutte), inquadrate come simboli esoterici (senza alcuna prova). Sarebbe interessante invece approfondirne la valenza ludica e la funzione sociale che hanno svolto nel corso del tempo
webmaster Marisa Uberti