CEFALU' (PA)
L'esemplare proviene dagli scavi del coemeterium (detto "turniale" a livello locale) che esisteva davanti alla splendida Basilica Cattedrale cittadina. Questo bellissimo esemplare di Triplice Cinta nel modello classico (con le sole mediane) è inciso su un bel concio di arenaria giallognola, recuperato nel 1980 durante gli scavi archeologici sul sagrato della Cattedrale. Lo scavo ha rmesso in luce una struttura edilizia atta a sopraelevare una sepoltura databile al Medioevo (XIV secolo). La sepoltura (monumentale) è il risultato della giustapposizione di due sepolture ed ha una profondità complessiva di poco più di un metro; è stato scoperto uno scheletro ben composto in quella inferiore e resti ossei di una decina di individui in quella superiore. Tra i blocchetti squadrati di arenaria della sopraelevazione del lato nord-est è stato ritrovato quello mostrato nella foto (v. "Crediti") che reca lo schema del filetto, chiamato localmente ‘a marredda. Chi ha potuto studiare il manufatto (prof. Tullio) ha constatato che è inciso sulla faccia liscia di un blocco trapezoidale, probabilmente “chiave” di un arco non più in uso (ma cos'era stato, prima?), oppure si ipotizza sia opera degli operai edili per utilizzarlo in cantiere. Un esemplare molto interessante per il nostro studio!
Foto A. Tullio, 2017
- Crediti: Amedeo Tullio, "Il filetto. Un gioco di moda nel XIV secolo", Palermo dei Vespri (blog), 12 ottobre 2017 - URL https://www.lionspalermodeivespri.it/wordpress/2017/10/12/il-filetto-un-gioco-di-moda-nel-xiv-secolo/). Per approfondire: A. Tullio, La Basilica Cattedrale di Cefalù. Materiali per la conoscenza storica e il restauro,3. La ricerca archeologica. Palermo 1985, p. 32-36, figg. 10-11, 16 e 19-20; Idem, Marmi antichi riutilizzati nel Duomo di Cefalù, in Queritur inventus colitur,Città del Vaticano 1989, pp. 820-827.
- Si veda anche Salvatore Varzi https://www.qualecefalu.it/node/23837
- Scheda inserita da M. Uberti il 16/03/2022