CINETO ROMANO (RM)

Via della Porta, sul parapetto che affianca la salita, di fronte al civico 3, c'è questa bella TC rettangolare. Misure: i due lati più corti della cinta esterna misurano cm 19 (l. est) e cm 20 (l. ovest, questo più profondamente inciso), mentre i due più lunghi cm 30 (l. nord e l. sud). La cinta di mezzo ha il lati corti che misurano cm 12 e i lati lunghi cm 26. La cinta interna ha i lati brevi che misurano cm 8 e quelli lunghi cm 13. L'esemplare è purtroppo sfregiato da un grande foro fatto per ospitare la struttura metallica di una fioriera. Sicuramente aveva una funzione ludica: i giocatori potevano comodamente sedersi cavalcioni sul muretto. Testimoni ottuagenari ricordano di averci giocato fin da bambini: «Con i dadi e i sassolini» - ha confermato Laura Colasanti (classe 1941).

Al termine della parte in pendenza del suddetto muro, prima delle fioriere, si notano i segni labili di un’altra triplice cinta. Poco prima è inciso un tris (v. scheda). Ma chi le ha incise e quando? Il muraglione, secondo Giovanni Persi, è stato sistemato dopo l’acquisto del castello nel 1925 da parte di Curzio Gramiccia. Quindi l’incisione di questi filetti e del centro sacro finalizzata al gioco risalirebbe all’inizio degli anni Trenta del trascorso secolo. A meno che l’autore non abbia creato questi schemi anche con scopi segretamente simbolici.

Crediti: Artemio Tacchia (foto + notizie, fornitemi direttamente dall'Autore, pubblicate nell'articolo "MISTERIOSI PETROGLIFI A CINETO ROMANO,
CERVARA DI ROMA E ROVIANO" in Aequa -Indagini storico-culturali sul territorio degli Equi, n. 53/giugno 2013)-4- I sopralluoghi a Cineto Romano lsono stati effettuati dall'Autore in data 6 aprile, 27 aprile e 8 maggio 2013. Ringrazia Alexandro Colasanti per le preziose informazioni su Cineto.

webmaster Marisa Uberti