MARTINENGO (prov. BG)

Sotto i portici del centro storico, su una tavola che sarebbe pervenuta in loco da Venezia, dono al Colleoni (XV sec.), si trova una chiara Triplice Cinta con mediane classiche e diagonali che si incrociano al centro (modello raro); misure 32 x 27 cm. Sul tavolo si dice venissero collocati i cadaveri periti per mano del boia, come esempio alla popolazione...Una volta tarasferito a Martinengo, il tavolo non avrebbe variato di molto la sua "fama": un abitante ci ha infatti riferito che nei tempi andati (secoli fa) sul tavolo venivano fatti posizionare i colpevoli di qualche reato e soggetti al disprezzo pubblico (ingiurie, sputi, ecc.). Sulla superficie del manufatto sono presenti coppelle e microcoppelle e, ad un sopralluogo del febbraio 2022, riteniamo utile sottolineare l'identificazione di altri esemplari, molto sbiaditi, tuttavia meritevoli di approfondimento (a parere di chi scrive, potevano esservi almeno cinque esemplari, sul grande tavolo).

Di questo schema restano alcuni tratti: lati di due quadrati un paio di mediane e forse un paio di diagonali. Numeose coppelle disposte a semicerchio e contrapposte, sono probabilmente anteriori allo schema stesso? A che cosa servivano? Scritte moderne in colore azzurro sono del tutto avulse dal contesto indagato

Questo schema di Triplice Cinta risulta evidenziato dai solchi rimasti di tre quadrati, molto chiari nella loro parte inferiore, insieme ai fori che erano situati agli incroci con la mediana. Purtroppo il resto è praticamente dissolto ma, seguendo il perimetro che doveva avere, si può ricostruire l'effettivo tavoliere

Di questo schema risulta ancora evidente il perimetro del quadrato più esterno e una coppella centrale. La misura di un lato è 24 cm

  • Segnalazione e foto: Marisa Uberti (ante 2008)
  • Aggiornamento scheda: 22/02/2022 (inserita dall'autrice)
  • Per ulteriori approfondimenti vedasi Uberti, M. "Ludica, Sacra, Magica. Il censimento mondiale della Triplice Cinta", cap. III (ilmiolibro.it, 2012)
webmaster Marisa Uberti