MATERA

Nel cortile del Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola" l'arch. Sabrina Centonze ha "riscoperto" una lastra che ivi giaceva senza numero di inventario e ha notato due esemplari di Triplice Cinta e vari Alquerque, un Nodo di Salomone, un'iscrizione manuale e altri segni. Gli schemi sono fatti bene, con strumenti idonei, rispettando le proporzioni geometriche tra i quadrati; sono provvisti dei soli segmenti mediani, quindi nel modello classico e una è leggermente più grande dell'altra.

La lastra, secondo l' ipotesi dell'architetta, potrebbe essere parte di un coperchio di ossuario medievale e avere la sua "controparte" in un secondo frammento litico, giacente anch'esso nello stesso cortile e sul quale si osserva la presenza di altre incisioni, tra cui un Alquerque (la foto sopra mostra la supposta ricomposizione). Chi scrive ritiene queste incisioni posteriori all'eventuale uso sepolcrale delle lastre (in caso si tratti di un unico coperchio di ossuario) perchè le "mani" che le hanno eseguite sono diverse, probabilmente in tempi differenti,  inoltre non era una pratica usata a Matera, quella incidere i coperchi di questo tipo di sepolture (rif. Centonze). E' verosimile che qualcuno, quando la lastra forse già si trovava nel cortile del Palazzo Ridola (primi decenni del XX secolo), abbia eseguito i tavolieri a scopo ludico (hanno infatti dimensionie adeguata) ma questo non sminuisce il valore del ritrovamento, anzi deve indurre ad indagare le tradizioni culturali nella Matera di un tempo, tradizioni di cui questi possibili giochi erano parte. Tracce molto labili di una verosimile TC sono state rilevate dall'arch. Centonze nello spessore del fianco sx della lastra. Dato l'interesse che non manca di suscitare questo reperto, rimandiamo all'articolo dell'arch. Centonze, che sta proseguendo la ricerca per cercare di dipanare gli interrogativi emersi.

  • Segnalazione e foto: Sabrina Centonze, che ringraziamo vivamente (8 gennaio 2022). Rif. bibl.: "La Lastra di Matera: i graffiti come fonte per la ricostruzione storica di un reperto. Tavolieri, graffiti simbolici e figurati raccontano il reperto al Museo Ridola", in MATHERA, anno IV n. 13, pp.115-125, 2020
  • Scheda inserita il 16/03/2022 da M. Uberti
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