Misilmeri (PA)
Nel Castello dell'Emiro di Misilmeri è stato documentato un complesso incisorio tra cui una bella TC dai tratti molto sottili (N.B. Nel maniero sono finora due gli esemplari emersi). Essa si trova graffita verticalmente in un vano del cortile interno, su un muro di tramezzo accanto all'ingresso. Il maniero risale originariamente all'epoca arabo-normanna ed è stato restaurato in anni recenti, restituendogli l'antico splendore. Situato in posizione sopraelevata, deve il nome all'Emiro Giafar II che lo avrebbe commissionato. A quel tempo l'isola era sotto la dominazione araba ed egli fu uno dei ventidue emiri che si succedettero nel suo governo; attorno al castello sorse il villaggio, denominato Menzel-El-Emir, cioè Villaggio dell’Emiro. Fu cinto da mura e svolse funzione di avvistamento e difesa. Terminata l'epoca araba passò di mano in mano, prima a Ruggero D’Altavilla, poi all’ammiraglio Giorgio D’Antiochia, quindi alla Diocesi di Palermo e infine alla famiglia dei Chiaramonte, che ne fu proprietaria dal 1340 al 1800, quando fu abolito il baronaggio. Da allora il castello fu abbandonato, rimanendo privo di proprietari e iniziò un graduale declino che lo portò a livello di un rudere, fino agli scavi e ai lavori di restauro del 2010.
- Crediti: segnalazione e foto Mario Bonaviri (22/02/2021), che ringraziamo vivamente
- Scheda redatta e inserita da M. Uberti il 02/03/2021