MONTE SORATTE (comune di Sant'Oreste, RM)

Il Monte Soratte è un'altura di 691 m situata nel comune di S.Oreste in provincia di Roma. La sua forma, ma ancora di più la sua posizione nel mezzo della Valle del Tevere, hanno da sempre stimolato la fantasia e la curiosità. Sulla cima del Soratte si trovano diversi eremi come quello di San Silvestro, costruito nel VI secolo sui resti di un tempio di Apollo. Vi sono conservati affreschi trecenteschi e quattrocenteschi che sono stati oggetto di studi e di interventi conservativi. Nel 1980, durante lavori di ordinaria manutenzione edilizia eseguiti nella chiesa di S. Silvestro sulla cima del Soratte, furono fatti interessanti ritrovamenti, tra i quali "un frammento mediano di stele, mutilo in alto e in basso, trapassato da sei fori (diametro 35-30 mm) a seguito di reimpiego edilizio, difficilmente databile (non antico), finalizzato a trasformare il supporto in una lastra di aerazione ο in un chiusino. Marmo bianco: mm. 325 x 325 x 56-50. Lettere mm. 30-25; spazio interlineare mm 5-3. Specchio epigrafico largo mm 235 con cornice leggermente prominente (3-4 mm). Nello spazio immediatamente sotto il tratto inferiore della cornice è incisa una tabula lusoria graffita (filetto), larga mm 115. Ignoto il luogo da cui la stele fu tolta per il reimpiego, ma resta probabile una sua originaria collocazione ai lati della via consolare Flaminia, nel tratto che rasenta le falde del Soratte" (Ivan di Stefano Mazzella, v. rif. bibl.) Dunque, sotto un'epigrafe funeraria, fu inciso uno schema che noi chiamiamo Triplice Cinta; non è di grandi dimensioni (11,5 cm) ed è poco visibile ad uno sguardo superficiale  (lo abbiamo cerchiato in giallo per consentire a tutti di scorgerlo). E' nel modello classico, con i soli segmenti mediani; il tratto è sottile e l'esemplare non è integro. L'iscrizione dedicatoria recita:

[ ?] / [ CalJHope mairi / op[t]umqe / Flavia Mar/tia filia feçit.

Si tratta di un semplice epitaffio mancante del gentilizio della defunta e, forse, della riga iniziale con la consueta dedica Dis Manibus. Datazione ipotetica: su base onomastica la stele potrebbe collocarsi fra la seconda metà del I secolo e la prima metà del II. Naturalmente lo schema del filetto non è coevo e si ignora l'epoca della sua realizzazione.

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