NOLA (NA)

Collina di Castel Cicala (presso Nola), Pilastro in pietra all’ingresso del castello. Trattasi di 2 esemplari, in verticale, distanti circa 1 m l’una dall’altra, in modo da risultare una superiore e l'altra inferiore.La prima misura 22-15-9 cm (lato dei quadrati). Il secondo esemplare è del tipo classico (con i soli segmenti perpendicolari).

"Il castello di Cicala, 230m slm, sorge sulla collina omonima a circa tre chilometri dalla città. La struttura  è di probabile  edificazione normanna anche se sembra sia attestata una frequentazione pre-romana e romana, visto il ritrovamento di numerosi frammenti di vasellame di varie epoche. E’dotato di tre cinte murarie concentriche e pressoché circolari che partono dalla base della collina fino alla sommità racchiudente il nucleo del castello. Subito dopo il borgo medievale, sulla strada che sale verso il castello, si trovano incise su un pilastro in pietra costituito da un unico blocco, due figure che, sebbene deteriorate dall’erosione e pertanto di difficile visione, sembrano raffigurare due Triplici Cinte. Le  figure si presentano separate da una distanza di circa un metro. Le misure approssimate partendo dalla figura superiore sono : 22-15-9 cm. mentre per l’inferiore abbiamo 15-7,5 -5 cm.. La figura superiore mostra l’intersecarsi dei bracci al centro. Non è possibile dire se il pilastro in questione sia stato utilizzato come materiale di reimpiego prima del suo posizionamento all’ingresso del castello. La presenza, tuttavia, di fori per l’alloggiamento di cardini per un’eventuale porta permetterebbe di propendere per l’idea di una certa stabilità in loco del manufatto. Alcuni studiosi locali hanno collegato la presenza delle suddette figure alla presenza nel territorio dell’Ordine del Tempio, avendo identificato Cicala come un insediamento dell’Ordine di San Giovanni succeduto a quello Templare dopo la sua soppressione". 

  • Crediti: segnalazione e foto Andrea Siniscalchi, che ringraziamo vivamente per le informazioni (agosto 2010)
  • Scheda inserita da M. Uberti
webmaster Marisa Uberti