Revers (Valgrisenghe)

Localmente è detto gioco del filetto, ma secondo la tradizione è un Tris ed è il primo in assoluto che entra nel nostro database. Questa morfologia specifica è costituita da uno schema costituito da 9 coppelle (3 x 3) e si trova sul sagrato della Cappella di Revers. Scrive Francesco Prinetti*: "I giochi (forse rituali?) ricorrenti sulle rocce della Valle d’Aosta sono due, il “filetto” (un quadrato di 9 punti) e la “triple enceinte” (tre quadrati concentrici). Se ne trovano un paio per tipo o poco più. Potrebbero però essere più antichi dei tre secoli che prendiamo qui in esame. Entrambi i giochi consistono nel riuscire a mettere in fila tre delle proprie pedine.La voce popolare assegna a questa categoria di “giochi” anche la nutrita rappresentanza delle “mappe” rettangolari, longitudinalmente suddivise in tre (o due) rettangoli più stretti, che occhieggiano sui pietroni in Comune di Gaby, entro i villaggi di Niel e Gruba e nei valloni a monte. Si può ipotizzare che i rettangoli rappresentino in mappa la stalla, nella quale andavano distinti gli animali dei diversi proprietari".

Come il nostro database attesta, sembra che in Valle d'Aosta non vi siano nè Alquerque, nè schemi di "Lupo e pecore"; anche la TC sembra poco diffusa (ne abbiamo inserita una incisa e una dipinta nel Castello di Issogne)

 

Scrive Francesco Prinetti*: "I giochi (forse rituali?) ricorrenti sulle rocce della Valle d’Aosta sono due, il “filetto” (un quadrato di 9 punti) e la “triple enceinte” (tre quadrati concentrici). Se ne trovano un paio per tipo o poco più. Potrebbero però essere più antichi dei tre secoli che prendiamo qui in esame. Entrambi i giochi consistono nel riuscire a mettere in fila tre delle proprie pedine.La voce popolare assegna a questa categoria di “giochi” anche la nutrita rappresentanza delle “mappe” rettangolari, longitudinalmente suddivise in tre (o due) rettangoli più stretti, che occhieggiano sui pietroni in Comune di Gaby, entro i villaggi di Niel e Gruba e nei valloni a monte. Si può ipotizzare che i rettangoli rappresentino in mappa la stalla, nella quale andavano distinti gli animali dei diversi proprietari".

Come il nostro database attesta, sembra che in Valle d'Aosta non vi siano nè Alquerque, nè schemi di "Lupo e pecore", nè Tris (eccetto conformati a 3 x 3 coppelline); anche la TC sembra poco diffusa. Auspichiamo comunque di inserirne presto numerose altre!



Maggiori informazioni https://www.centro-studi-triplice-cinta.com/products/pre-saint-didier/

 

Scrive Francesco Prinetti*: "I giochi (forse rituali?) ricorrenti sulle rocce della Valle d’Aosta sono due, il “filetto” (un quadrato di 9 punti) e la “triple enceinte” (tre quadrati concentrici). Se ne trovano un paio per tipo o poco più. Potrebbero però essere più antichi dei tre secoli che prendiamo qui in esame. Entrambi i giochi consistono nel riuscire a mettere in fila tre delle proprie pedine.La voce popolare assegna a questa categoria di “giochi” anche la nutrita rappresentanza delle “mappe” rettangolari, longitudinalmente suddivise in tre (o due) rettangoli più stretti, che occhieggiano sui pietroni in Comune di Gaby, entro i villaggi di Niel e Gruba e nei valloni a monte. Si può ipotizzare che i rettangoli rappresentino in mappa la stalla, nella quale andavano distinti gli animali dei diversi proprietari".

Come il nostro database attesta, sembra che in Valle d'Aosta non vi siano nè Alquerque, nè schemi di "Lupo e pecore", nè Tris (eccetto conformati a 3 x 3 coppelline); anche la TC sembra poco diffusa. Auspichiamo comunque di inserirne presto numerose altre!



Maggiori informazioni https://www.centro-studi-triplice-cinta.com/products/pre-saint-didier/

 

webmaster Marisa Uberti