Sonogno (località Ganne, Valle Verzasca, Canton Ticino)

La tavola incisa sul legno -Gli sprügh ai Gann

Comune: 6637 Sonogno

Ritrovamento: Luca Bettosini 08.08.2025

Luogo: Ganne a Sonogno

Ambiente: dentro uno sprügh

Incisioni: Tavola da mulino su legno in verticale; modello con diagonali

Coordinate: 703.672/137.599

Altezza: 1.145 metri s.l.m.

Sonogno è il villaggio più a monte della Valle Verzasca, un piccolo e riservato paradiso tutto da scoprire. È un tipico nucleo ticinese, straordinariamente ben conservato, dove la vita è stata per secoli legata alla pastorizia e alla pratica della transumanza, già attestata dal XIV secolo. Il villaggio è citato nel 1411 come «Senogio» e nel 1591 come «Senono». In quell’anno 1411, come altri paesi della Valle Verzasca, si sottomise spontaneamente al duca Amedeo VIII di Savoia, sottraendosi al dominio milanese. Fino al Novecento, in particolari periodi dell’anno, le costruzioni sotto roccia della località Gann erano un rifugio temporaneo per pastori e bestiame che, seguendo la transumanza, si spostavano dall’alpe Vegornèss. Ettore Rossi (1933) ricorda così quei luoghi: «Con le nostre bestie lo spostamento non finiva a Sonogno, ma continuava tutta l’estate, con periodi più o meno lunghi a seconda del pascolo. Nei miei ricordi, Gann era un monte speciale: tutto era sotto i massi, sia per le bestie che per le persone. Rimane il più bel monte che abbia vissuto, perché lì vivevo come un primitivo. Sono stato anche l’ultimo ad andarci con le bestie. Dopo una decina di giorni, con le cadole piene, si saliva all’Alpe di Corte di fondo». Molti anni fa trovai un appunto di Franco Binda, risalente a oltre quarant’anni fa, che recitava: «Sonogno – località Gana, dentro uno sprügh tavola in verticale». Il territorio di Sonogno è vasto, e capire a quale grotta o anfratto si riferisse non era semplice. Conoscendo bene la zona, ipotizzai che si trattasse della località Ganne, a 1.145 metri di quota, sopra Cabioi, al termine della lunga Val Vegornèss. L’8 agosto sono quindi partito alla ricerca e, dopo circa mezz’ora di cammino, ho trovato lo sprügh. Oggi è segnalato da un pannello didattico che ne illustra la storia. All’interno si conserva ancora il letto di legno su cui si dormiva, l’angolo del fuoco e altri elementi della vita alpestre di un tempo.

Sull’asse di sostegno del letto ho individuato numerose scritte, alcune recenti e altre decisamente più antiche. Tra queste spicca una tavola da mulino incisa, di 13 x 12,5 cm. Vista la nota di Binda di oltre 40 anni fa, è probabile che l’incisione sia ancora più vecchia. Potrebbe anche essere stata realizzata prima che l’asse venisse posizionato in verticale, forse con una funzione diversa dal gioco stesso. Ciò che colpisce è la conferma di quanto le incisioni di tavole da mulino fossero diffuse in Ticino nei luoghi frequentati da pastori e alpigiani. Anche se non antichissima, questa scoperta rimane un tassello importante che, inserito in un quadro più ampio, contribuisce a comprendere meglio questa tradizione.

  • Crediti: segnalazione, testo e foto Luca Bettosini (08/08/2025), che ringraziamo vivamente
  • Scheda inserita il 11/96/2025 da M. Uberti
webmaster Marisa Uberti