TORINO

Questo interessante esemplare fu scoperto quasi una ventina di anni fa nelle cantine di Palazzo Pingone, un edificio storico della città situato in via della Basilica 13), ma ne siamo venuti a conoscenza soltanto nel novembre 2021 quando il ricercatore biellese Carlo Gavazzi ci ha trasmesso copia di un articolo a firma di Ennio Varda, intitolato "Il giallo del mattone longobardo", apparso su Torino storia nel marzo 2018. Per completezza di informazione, il suddetto articolo è giunto all'attenzione del Gavazzi tramite un altro ricercatore, Alberto Santacroce. In seguito abbiamo ben presto scovato ulteriori notizie circa il ritrovamento del mattone sul  quale, i lettori lo avranno capito, è incisa una TC (filetto o mulino che dir si voglia) nel modello classico (senza diagonali nè foro centrale). Nello spazio centrale si osservano due lettere seguite da una croce (AB+), di cui bisogna ancora comprendere il significato. Il ritrovamento del mattone avvenne durante lavori di ristrutturazione effettuati tra il 2000 e il 2004 su committenza del proprietario Federico De Giuli. Il frammento fu scoperto in un arco a volta del sotterraneo del palazzo, come materiale di reimpiego di epoca romana (l'edificio si trova nei pressi di Porta Romana, nell'area della Torino Romana, Augusta Taurinorum). Nell'articolo, il Varda lo indica come un mattone "bipedales" [1] ed egli interpreta il segno + come una croce cristiana, ipotizzando la "sigla" AB come longobarda, pur lasciando aperto l'interrogativo sul relativo significato. Nel sito del Gruppo Archeologico Torinese abbiamo rinvenuto un riferimento al ritrovamento di quel mattone nelle cantine di Casa del Pingone: "[...] Assai curioso e anch'esso di età romana è un grosso frammento di mattone sesquipedale, rinvenuto durante le operazioni di cantiere, sul quale è stato tracciato, prima che venisse cotto, un tavoliere da gioco: si tratta di un “mulino” all’interno del quale campeggia la sigla “AB+”, dall’interpretazione incerta" [2]. In queste poche righe individuiamo alcune informazioni importanti, prendendole per vere. Anzitutto l'incisione - se precedente alla cottura del mattone - può essere fatta risalire all'epoca romana (con una forbice cronologica comunque ampia), dall'età imperiale in avanti. Ma le due lettere con la croce sono contestuali? In epoca romana, la croce come segno e simbolo avente specifico significato compare con i primi cristiani nelle epigrafi, sebbene si abbiano altri esempi di mattoni incisi prima della cottura recanti lettere e croci, come il laterizio graffito di Predore (BG) [3], ritrovato nell'area termale e datato tra la fine del II e l'inizio del III sec. d.C. (ma con caratteri paleografici del tutto diversi dal mattone in esame). La scheda parla di un grosso frammento di un mattone sesquipedale ma non conosciamo le misure effettive del filetto inciso. Torneremo ad aggiornare questa scheda appena avremo condotto ulteriori approfondimenti e avremo almeno risposto alla domanda "Dove si trova attualmente l'interessante reperto?".

[1] Mattone in cotto di forma quadrata in uso nelle costruzioni romane le cui misure erano due volte il "pedales" o piede (29,6 cm, raramente usato). I romani impiegarono questo tipo di laterizio a partire dal principato di Augusto. Dal piede si ottenevano i multipli  o sottomultipli, da cui scaturiscono le loro denominazioni: bipedales 59,2 x59,2 cm (2 piedi di lato); sesquipedales 44,4 x 44,4 cm (un piede e mezzo); bessales 19,7x19,7 cm (2/3 piedi di lato). Lo spessore oscillava tra i 3,5 e i 4,5 cm. Si veda l'interessante URL sui mattoni quadrati di Roma in Storia del laterizio di Alfonso Acocella dal sito "Ingenio. Informazione tecnica e progettuale"

[2] https://archeocarta.org/torino-casa-del-pingone/

[3] https://pad-bg.it/il-laterizio-graffito/

  • Crediti: si ringrazia vivamente Carlo Gavazzi per la segnalazione al nostro sito (06/11/2021), dietro comunicazione da parte di A. Santacroce della pubblicazione dell'esemplare nell'articolo "Il giallo del mattone longobardo", apparso su Torino storia del 26 marzo 2018 a firma di Ennio Varda
  • La foto è tratta da https://torinostoria.com/lunica-torre-medievale-di-torino-la-torre-del-pingone/ (in attesa di poterla fotografare dal vivo!)
  • Scheda inserita da M. Uberti l'8/11/2021
webmaster Marisa Uberti