Campiglia Marittima (LI)

Singolare questa TC, che contraddistingue tutta la linea di un pregiato vino, ottenuto dall'insolito connubbio tra il marmo e il vino. Infatti la TC è stata incisa su due enormi vasche di marmo bianco ricavate dalle cave di Serravezza (nella foto di apertura, il dettaglio dell'incisione). Le vasche per affinare il vino (inizialmente il Cabernet Sauvignon) sono contrassegnate con una riproduzione del nostro schema  (sicuramente eseguito di proposito e possiamo ricavare una data, il 2020) e quindi tutte le etichette del pregiatissimo vino della linea "Fuori Marmo" prodotto nel vigneto "Fuori Mondo", posto tra le colline della Maremma, sulla famosa costa degli Etruschi.

"Dalla montagna Paolo Carli [1[ ci ha portato un blocco di 35 quintali e ci ha messo cinque mesi a plasmare due vasche ovoidali da 17,5 Hl e 2 quintali ciascuna nella Cantina Henraux. Poi, un lungo periodo di studio per comprendere l'interazione tra i due materiali e portarli finalmente all'armonia, dove il marmo dilata il vino conferendogli un'incredibile dimensione tellurica" (si legge nel sito  internet ufficiale). Aggiungeremo che la TC non è stata qui impiegata con allusioni alla sua funzione di gioco ma di simbolo (evidentemente caro al team di produzione di questo vino); ma non è l'unico: anche il "quadrato magico" del Sator è stato scelto per una delle linee di vino dell'azienda (ricordiamo che un esemplare di questo palindromo si trova inciso su una lastra incassata nella Pieve di San Giovanni proprio a Campiglia Marittima, v. nostro articolo). La Triplice Cinta è famosa a Campiglia Marittima: infatti si trova incisa su una lastra pavimentale (un gradino) all'ingresso della Rocca di San Silvestro (di cui costituisce una sorta di simbolo, impresso anche sui depliant turistici). E quella TC (v. scheda) pare proprio essere stata mutuata dall'azienda vitivinicola "Fuori Mondo" per etichettare la propria linea esclusiva "Fuori Marmo". Anzi, ad osservare bene, si tratta proprio della riproduzione della TC della Rocca S. Silvestro, di cui si è badato bene di replicare anche le piccole rotture della superficie. Il vigneto ha avuto origine nel 2010 da un'idea di Olivier Paul-Morandini. Tempo dopo, quasi per caso, nel 2019 è venuta fuori un'idea di Yannick Alléno [2] che poteva sembrare inverosimile, e che consisteva di sperimentare per la prima volta la combinazione di  marmo bianco e vino, "due materiali che hanno accompagnato le nostre civiltà per millenni ma che nessuno aveva mai messo insieme" (si legge ancora nel sito ufficiale). Si tratta del primo vino al mondo affinato nel marmo; il blocco per le anfore pesava 35 tonnellate e proviene dal Monte Altissimo, nelle Apuane. Ognuna delle due anfore pesa 2 tonnellate e il loro destino quale sarà?  Sembra che saranno messe in commercio nel 2024 dall’azienda Hernaux. Il prezzo? 100.000 euro ciascuna, ma sono destinate a durare praticamente in eterno. C'è comunque chi ha sollevato perplessità su questa sperimentazione e sposalizio tra marmo bianco e vino (v. articolo). A noi tutto ciò interessa relativamente, perchè per il nostro studio è importante il ruolo della TC in tutto questo.

  • Si ringrazia Alessandro Barbieri, che ha notato l'immagine pubblicata sulla pagina ufficiale FB dell'azienda Fuori Mondo Vineyards e da lì è partita la nostra breve ricerca, sintetizzata nella presente scheda
  • Scheda realizzata e inserita da M. Uberti il 06/12/2022

[1] Proprietario della Henraux, storica cava di Serravezza (Lucca)

[2] Chef francese che gestisce i ristoranti Pavillon Ledoyen e L'Abysse a Parigi e Le 1947 a Courchevel. Nella sua carriera ha ricevuto dodici stelle Michelin

 

webmaster Marisa Uberti