COLLO (distretto di Locarno, Canton Ticino)

Valle Verzasca – Sul sentiero che porta a Bardughè. Coordinate: 708.946/121.628 - Altitudine: 855 metri

Quando osserviamo le montagne del Ticino, vediamo ovunque piccole cascine disseminate sui versanti: costruzioni isolate o piccoli gruppi che possono arrivare anche a una cinquantina di edifici. La maggior parte di questi antichi nuclei si trova fuori dai sentieri escursionistici principali: bisogna andarci appositamente per visitarli, e proprio per questo non rientrano tra le mete più frequentate dagli escursionisti. Eppure, questi piccoli gioielli racchiudono segreti e storie che si rivelano solo quando ci si trova davanti a loro.

Gli alpeggi costruiti su minuscoli terrazzi, oggi quasi del tutto invasi dalla boscaglia, testimoniano quanto fosse dura la lotta per la sopravvivenza anche solo un secolo fa. In queste cascine un tempo vivevano famiglie che hanno lasciato segni concreti della loro vita e del loro duro passato. Andare a scoprirle è sempre emozionante. Nel 2023 avevo compiuto un lungo giro ad anello e, durante il rientro, sono passato per Collo (873 m), uno di questi graziosi nuclei poco conosciuti della Valle Verzasca. Si tratta di un piccolo gruppo di una quindicina di cascine, situato su un terrazzo panoramico davvero suggestivo. Alcune sono ancora utilizzate durante le vacanze e qualcuno porta ancora le capre, come dimostra una stalla trovata in buono stato e recentemente usata.

Per raggiungerlo ero partito da San Bartolomeo (489 m), sopra Vogorno, salendo per un sentiero molto ripido e ormai poco frequentato. In circa un’ora di cammino ero arrivato. Questo piccolo ma meraviglioso nucleo di cascine ha molto da offrire. In primo luogo, un magnifico masso cuppellare di notevoli dimensioni: 150 × 80 × 70 cm sul lato verticale nord e 300 × 280 × 80 cm sulla parte superiore orizzontale. Il piano orizzontale presenta 12 coppelle e tre croci, mentre sulla parte verticale sono incise 4 croci greche, 6 croci latine e alcune coppelle grandi. Queste ultime, essendo incise in verticale, non potevano certo servire per contenere o versare liquidi, il che le rende ancora più interessanti.

Al centro del nucleo si trova una panchina di pietra ricoperta da un’infinità di incisioni, alcune molto particolari:

Girando tra le cascine si notano anche piode incise con croci e coppelle: un vero scrigno di testimonianze da scoprire con calma. In una delle cascine più in basso si distingue un masso sporgente da un muro a secco, simile a una panchina, sul quale è incisa una tavola da mulino molto grezza, di circa 20 × 20 centimetri (v. foto di apertura). 

  • Osservandola da fotografia che ci ha mandato Luca, possiamo dire che ha le diagonali ma è stata eseguita rozzamente; il quadrato intermedio non si vede più, eccettuato un lato (nella parte inferiore guardando la figura) e anche le mediane -a parte quella nella parte inferiore dello schema - non sono leggibili. Forse non sono mai state realizzate? Ci troveremmo davanti, pertanto, a un esemplare a "duplice cinta" con le sole diagonali o ad uno schema mai finito?

La posizione è curiosa: si trova all’inizio del nucleo, di fronte ad una cascina e in una splendida zona panoramica. Se fosse stata davvero usata come tavola da gioco, le persone avrebbero dovuto inginocchiarsi o sedersi per terra, una posizione piuttosto scomoda, considerando che più in alto ci sarebbero stati punti molto più adatti. Inoltre, l’incisione è semplice e molto grezza, con poche linee, e non sembra idonea al vero gioco del mulino: probabilmente aveva un significato diverso, forse simbolico o rituale. In ogni caso, rimane una bella e preziosa tavola in più trovata in Ticino, che aggiunge un nuovo tassello alla ricchezza dei nostri nuclei di montagna.

 

 

  • Ringraziamo vivamente Luca Bettosini, autore della segnalazione, delle foto e della scheda (inviataci il 1/11/2025)
  • Scheda inserita da M. Uberti il 04/11/2025

 

webmaster Marisa Uberti