POGGIO MOIANO (RI)

Di questa tabula lusoria siamo venuti a conoscenza dalla letteratura, dalla quale abbiamo anche un'immagine (v. rif. bibl.). Si tratta di un filetto inciso su blocco di pietra calcarea, incassata nel muro dell’abitazione situata nel fondo "Villa Renzetta", tra Ponticelli e Scandriglia. La lastra misura cm 44 in altezza e cm 82 in larghezza, mentre la tabula misura cm 29,5 x 23,5. Nel medesimo contesto privato fu scoperto un cippo funerario con iscrizione allora inedita (anni '50 del XX secolo) [1].

  • Riferimento bibliografico: Cesare Castellani Nuove iscrizioni romane dalla Sabina da "Il foglio di Lumen", Pubblicazione quadrimestrale dell’Associazione Culturale LUMEN (onlus) 67061 Carsoli (AQ) via Luppa, 10 - Pietrasecca, Miscellanea 57, Agosto 2020. In detta ricerca si apprende dell'esistenza di un'altra tabula lusoria, con iscrizione, rinvenuta a Monteleone Sabino verso la metà del 1800, la quale si trova ora a Roma presso il deposito del Museo Nazionale Romano (nr. inv. 29291)
  • Scheda inserita da M. Uberti il 12/05/2023

[1] "Trattasi di una stele funeraria in pietra calcarea arrotondata nella parte superiore che misura cm 90 in altezza, cm 60 in larghezza e cm 30 di spessore, con lettere di cm 8 distribuite su due sole linee (Fig. 20). Questo è il testo: In fr(onte) p(edes) XX / in ag(ro) p(edes) XX. Il cippo fornisce soltanto le misure dell’area sepolcrale di forma quadrata, pari a 20 piedi di lato (piede romano = cm 29,65). L’area sepolcrale, considerata sacra e inviolabile dai romani, in genere era disposta lungo la strada e i cippi funerari delimitavano la superficie dell’area del monumento rispetto alla strada (in fronte) e alla campagna (in agro)" (v. rif. bibl.)

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