PRIVERNO (LT)

SCHEDA N. 1: Viale C. Battisti (4 TC) e parapetto Chiesa S. Tommaso d'Aquino (5 TC)

Nell'agosto 2021 abbiamo effettuato un tour in Ciociaria, spingendoci anche in alcune località nella provincia di Latina, come a Priverno poichè sapevamo essere una vera miniera per questo censimento ma non immaginavamo fino a tal punto! Priverno è tra l'altro ricca di monumenti interessanti e una visita sarebbe comunque stata appagante anche in mancanza di tante TC. Nella cittadina le si possono incontrare in moltissime vie, su muretti, parapetti, soglie di abitazioni, blocchi di riutilizzo in pavimentazioni stradali e parietali, ecc. Per questo abbiamo preferito stilare più schede, numerandole e riordinando gli esemplari in base alle vie di riferimento.

La cittadina sorge al centro della valle del fiume Amaseno e appartiene al sistema collinare dei Monti Seiani; è circondata dai massicci calcarei dei Monti Lepini e Ausoni. Di origini protoromane, ebbe il nome di Privernum durante la dominazione romana e in seguito alle invasioni saracene, intorno al IX secolo, gli abitanti avrebbero abbandonato l'antico insediamento per fondare nuovi centri sui colli e sui monti circostanti, tra cui l'attuale Priverno sul Colle Rosso (e i centri di Sonnino, Roccasecca, Maenza e Roccagorga che, curiosamente, presentano i nostri filetti incisi per il paese). Storicamente appartenne allo Stato della Chiesa fino al 1870 e in seguito all'Unità d'Italia fu compresa nel circondario di Frosinone con il nome di Piperno fino al 1927, dopodichè passò alla provincia di Latina e riassunse il nome di Priverno. Nel suo territorio sorge una delle abbazie cistercensi più importanti in Italia e in Europa, quella di Fossanova (su lastre di copertura del chiostro si trovano TC e Alqerque, v. schede). Il centro storico, il cui nucleo più antico risale a un periodo approssimativo tra il X e il XII secolo, si inerpica con un tipico impianto urbanistico medioevale attorno al Colle Rosso, mentre, a partire dal secondo dopoguerra, l'urbanizzazione si è estesa fuori le mura, fino a raggiungere il fondovalle.

Viale Cesare Battisti, 14

Arrivati a Priverno e parcheggiata l'auto, ci incamminiamo verso il centro storico. Percorrendo viale Cesare Battisti - con lo sguardo sempre rivolto a muretti e parapetti del lato destro della strada salendo verso piazzale Metabo - notiamo proprio alcune TC incise sui blocchi pertinenti un caseggiato in cui erano in corso lavori edilizi. Siamo comunque riusciti ad avvicinarci quel tanto che basta per fotografare le incisioni e poterle misurare (1°= 26x22 cm: 2°= 19x19 cm: 3°= 21x21 cm: 4°= 29x34 cm). Questi esemplari non erano stati segnalati in precedenza, che ci risulti.

Sul muretto del civico 14 di via C. Battisti vi sono almeno 4 TC incise, che abbiamo illustrato in questo collage: la n. 1,2,3 hanno le diagonali mentre la n. 4 non le ha. La tecnica esecutiva è diversa ma nessuna presenta tratti sottili anzi i solchi si presentano piuttosto profondi

Inoltre abbiamo rilevato un probabile ripensamento (o una prova tecnica) di una TC su un blocco (si vedono soltanto due lati di due cinte, il resto non fu mai realizzata) e, su un altro, tre lettere (PPI) e, poco sopra, forse vi era una data ma risulta illeggibile.

Muretto esterno alla chiesa di San Tommaso d'Aquino

Proseguendo lungo la strada che sale verso Piazzale Metabo, controlliamo il parapetto esterno alla chiesa di San Tommaso d'Aquino, santo patrono della cittadina. La chiesa si ritiene edificata tra il XIII e il XIV secolo e all'interno conserva un pregevole stucco di scuola romana del secolo scorso, raffigurante la “Gloria di S. Tommaso”. Sulle lastre del parapetto che divide la carreggiata dalla scalinata che scende nella piazzetta sottostante della chiesa si documentano almeno 5 TC, con vario grado di consunzione ma tutte di dimensioni notevoli, eccetto una, che è più piccola. Fortuitamente abbiamo incontrato, nel momento in cui stavamo misurandole, il sig. Tommaso Fantozzi, che ci ha fatto alcune "rivelazioni" importanti ai fini di contestualizzare queste incisioni. Pubblichiamo il suo nome e quanto ci ha detto dietro la sua autorizzazione. Anzitutto il muretto è stato realizzato da suo nonno, che era muratore, nel 1933; quindi prima di tale data non esisteva e, conseguenza logica, nemmeno le Triplici Cinte (a meno che siano stati usati blocchi di copertura su cui fossero già presenti ma è poco probabile). Il loro grado di consunzione è dovuto all'usura degli agenti atmosferici e dal fatto che essendo in un luogo di grande socialità, moltissime persone si sono sedute su questo parapetto. Il sig. Fantozzi ci ha poi spiegato che il filetto più piccolo (12 x 12 cm) lo ha fatto lui nel 1966! A quel tempo lavorava nell'edificio di fronte e durante una pausa pranzo decise, dopo averlo pensato svariate volte, di replicare con degli strumenti del mestiere uno degli schemi che vedeva da sempre su quel muretto. La cosa però non gli riuscì adeguatamente, ci ha detto, facendoci infatti notare che lo schema non ha tre quadrati concentrici perchè - "in corso d'opera" - si accorse che non era per niente facile realizzarli nè tantomeno eseguire i segmenti mediani, con gli strumenti! Tale testimonianza è stata davvero interessante per il nostro lavoro di ricerca e quell'esemplare, che mai avremmo potuto datare e attribuire, ha invece un esecutore e una data di esecuzione, grazie al sig. Tommaso.

L'ultimo esemplare della foto è quasi illeggibile. Risulta il 5° che abbiamo rilevato su questo parapetto (da sinistra a destra); il quarto esemplare - mostrato nella foto sottostante - è quello eseguito dal sig. Fantozzi

L'esemplare realizzato dal sig. Tommaso Fantozzi di Priverno nel 1966

  • Tutti gli esemplari citati in questa scheda sono stati documentati, fotografati e misurati il 17/08/2021 da M. Uberti e A. Marchetti
  • Gli esemplari del parapetto esterno alla chiesa di S. Tommaso d'Aquino sono segnalati ne "Il gioco del filetto", di Giorgio Pintus, Centro Studi Archeologici di Sezze - Nuova Informazione, 2019, pag. 22
  • Scheda aggiornata da M. Uberti il 27/10/2021
webmaster Marisa Uberti